Quando la montagna chiama gli skyrunner rispondono! In una delle vertical più dure dell’intero panorama nazionale una parata di stelle dello skyrunning si è data battaglia sul crono per primeggiare a Valgoglio. A Moletto e Deflorian va la vittoria della 2ª edizione della This Is Vertical Race.
Tra le nuvole basse ed il tracciato reso scivoloso dalla pioggia battente è andata in scena la spettacolare gara estrema di Valgoglio. La This Is Vertical Race ha contato 85 atleti partecipanti.
Tra loro campioni affermati come Fabio Bazzana, William Boffelli (nazionale di sci alpinismo), Marco Moletto, Beatrice Deflorian ed Elena Nicolini (nazionale di sci alpinismo) tanto per citarne alcuni.
Con partenza a cronometro intervallata di 30” tra un partecipante e l’altro, dalla centrale Enel di Aviasco risalendo fino alla località Cazzat (Campo Alto) sulla traccia interamente fettucciata per l’occasione, si sono viste determinazione, grinta e fatica.
Il percorso di soli 1.8km di sviluppo, ma che vede un dislivello positivo di ben 1.000mt (980mt/1980mt), ha messo a dura prova i concorrenti che sono stati spronati negli ultimi metri dal temerario pubblico presente al traguardo nonostante la pioggia incessante.
Ad avere la meglio su tutti è stato Marco Moletto con il tempo di 33.18 (battendo il record del tracciato appartenente a Patrick Facchini di 34.01), da rimarcare che le condizioni meteo non hanno certo aiutato, e quindi il tempo di Marco è davvero qualcosa fuori dall’ordinario.
La medaglia d’argento va a William Boffelli che si afferma in 36.12 e chiude il terzetto da podio Fabio Bazzana con 36.54.
Completano la top ten maschile: Pietro Lenzi, Francesco Carrara, Filippo Curtoni, Davide Milesi, Manuel Cristini, Daniele Tomasoni e Angelo Corlazzoli.
Per le donne invece Beatrice Deflorian ha fatto segnare il miglior tempo con 41.56 (aggiudicandosi così anch’essa il record del tracciato finora detenuto da Giovanna Cavalli in 47.29 e fatto registrare lo scorso anno e battendolo di più di cinque minuti!).
Alle sue spalle Elena Nicolini in 46.04 e Silvia Cuminetti in 51.43 compongono il trio femminile del podio.
Agli onori della cronaca dalla 4ª alla 10ª posizione in rosa: Silvia Franzini, Isabella Labonia, Dalila Gervasoni, Silvia Chiappa, Milena Lorenzi e Giovanna Monella.
A gara ultimata, i grimpeur sono tornati a valle seguendo il selvaggio sentiero che dalla località Madonnina porta al rifugio Gianpace, meno scosceso della salita appena affrontata, in direzione Ristoro Cinque Laghi in località Bortolotti per assaporare il delizioso menù compreso nella quota d’iscrizione a base di pasta al ragù e tacchino con patatine fritte, il tutto accompagnato da un Barbera molto apprezzato da tutti gli atleti.
Finite le premiazioni è tempo di bilanci per gli organizzatori. Manuel Negroni e lo staff dello Sci Club Gromo si dichiarano estremamente soddisfatti per il buon esito della gara, altissimo il livello degli atleti presenti che si nota alla semplice occhiata dei tempi, un po’ meno e per gli iscritti che, causa maltempo, erano inferiori rispetto all’anno passato.
Entusiasti gli atleti, che confermano la durezza e la spettacolarità del tracciato verticale appositamente disegnato ed apprezzano la pulizia che vi era sul tracciato – non abbiamo trovato un sasso fuori posto – le loro dichiarazioni.
Dalla macchina dei bottoni fanno sapere che per la terza edizione sono in campo una “montagna” – giusto per restare in tema – di idee da vagliare, insomma, una gara destinata a perpetrare nel tempo e ad essere un punto fermo nelle vk-extreme a livello nazionale.
Non resta che seguire Manuel Negroni & Co negli sviluppi di questa… vertiginosa avventura.